Si fa un gran parlare di pensioni e di aumenti per il prossimo anno. Con la Manovra ancora in via di definizione e che gli emendamenti presentati, la maggioranza di Governo sembra finalmente aver trovato la quadra sulle pensioni minime che dovrebbero arriva alla soglia psicologica richiesta. Tra le norme sul quale l’accordo sembra vicino c’è infatti quella sul rialzo delle pensioni minime voluta da Forza Italia. Il compromesso sarebbe raggiunto rialzandole a 600 euro per gli over 75 con redditi bassi, vincolando dunque l’incremento all’Isee. Una soglia voluta fortemente dal partito di Berlusconi e che gli altri partiti avrebbero invece voluto raggiungere poco alla volta nel corso dei prossimi anni.

Sul fronte pensioni, resta sul tavolo anche l’ipotesi di un incentivo a restare al lavoro per altri due anni a chi è in possesso del requisito contributivo ma non ha raggiunto la soglia anagrafica necessaria per l’anticipo. Inoltre per Opzione donna potrebbe essere innalzato a 60 anni il requisito anagrafico contro lo schema attuale di 58 anni di età e 35 anni di contributi. Un gran lavoro, dunque, in questa Manovra sul fronte delle pensioni che dal 2023 avranno certamente delle variazioni, restando però ancora lontano dall’essere allineate all’attuale tenore di vita ed all’inflazione.