Una mattina “particolare” quella di oggi in Circumvesuviana per gli studenti che quotidianamente si servono della Circumvesuviana da Poggiomarino per raggiungere gli istituti di Sarno. Il treno è infatti partito con oltre 20 minuti di ritardo, ma stavolta non si è trattato di problemi con il materiale rotabile o altri disservizi, bensì a causa di controlli molto serrati a biglietti ed abbonamenti. Tutto lecito, per carità, tranne che per il fatto che sono durati davvero troppo, anche a causa di problemi relativi alle App di “Unico Campania”, che ha portato il vasto plotone di studenti ad arrivare in ritardo in classe. «Ci siamo sentiti in ostaggio con porte e finestrini chiusi», hanno riferito molti dei ragazzi coinvolti. Gli studenti si sono inoltre rivolti al commissariato di polizia di Sarno, ai singoli dirigenti scolastici ed alla stessa Eav ed al sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora.
La missiva
“Onorevole sindaco Giuseppe Canfora, sono Flaminia D’Ambrosio, rappresentate alla consulta del Liceo “Tito Lucrezio Caro”. Oggi noi studenti abbiamo subito gli ennesimi disagi a causa della disorganizzazione dei mezzi di trasporto EAV. Io sono di Poggiomarino e, come tanti altri studenti della mia scuola, oggi siamo stati bloccati nel treno (fermo a Poggiomarino) per trenta minuti perché dovevano controllare i biglietti a tutti i passeggeri. Il controllo è legittimo ma non dal momento in cui stiamo fermi con porte e finestrini bloccati. Nel treno non si respirava. Dopo 30 minuti ci hanno fanno fatto scendere perché il treno aveva subito dei guasti.

In tutto ciò erano le 8.50 e noi dopo la seconda ora per legge non potremmo essere ammessi a scuola senza un permesso dei genitori. Alla stazione di Poggiomarino ci avevano detto che a Sarno avrebbero provveduto a farci una giustifica per il ritardo. Arrivati alla stazione di Sarno ciò è stato negato. Dopodiché ho chiamato la polizia che mi ha fatto chiamare al commissariato. Successivamente mi sono recata al commissariato ma nulla da farà, nessuna denuncia e nessuna giustificazione scritta. Siamo stanchi di tutto ciò. Mi scusi per il disturbo ma c’è bisogno di comunicare questa situazione a tutte le autorità”.

«Non esistono mezzi di trasporto pubblici e gratuiti, funzionanti ed efficienti che ci permettano di arrivare a scuola in sicurezza – fa sapere l’Unione degli Studenti di Sarno – il 18 novembre siamo scesi in piazza per rivendicare un diritto allo studio, che passa anche per l’accessibilità ai trasporti. Anche per questo il 24 febbraio ci saranno gli Stati Generali della scuola pubblica campana, per denunciare, tra le tante problematiche legate alla scuola in Campania, la situazione dei nostri mezzi di trasporto».