Nella notte tra giovedì e venerdì attivisti di Stop Animal Crimes Italia, che girano l’Italia per sventare reati a danno degli animali, hanno segnalato agli uomini del Commissariato di Nola la presenza di richiami elettromagnetici posizionati nelle campagne intorno Nola, località Boscofangone. Una pattuglia prontamente interveniva e unitamente al personale volontario dell’Associazione di denuncia provvedeva a smantellare uno degli impianti più possenti, collocato alla base di un palo dell’Enel con una staffa in metallo per evitare potesse essere rimosso. L’impianto, munito di timer, cassa, amplificatore, chiavetta usb e batteria molto potente è così neutralizzato dalla Polizia e posto in sequestro.
Presso il Commissariato di Nola, più volte intervenuto anche a tutela degli animali in importanti operazioni, con i volontari sentiti a sommarie informazioni testimoniali, era redatto il verbale di sequestro penale e denuncia contro ignoti, seppur gli attivisti fornivano alla Polizia il nominativo del proprietario del richiamo ossia il nominativo di altri bracconieri e rispettive posizioni circa la presenza di richiami.
Nonostante vietati dalla legge ma in libera vendita esclusivamente per attività hobbistiche di birdwatching, l’utilizzo dei richiami elettromagnetici configura il reato di caccia con mezzi vietati e rappresenta un fenomeno illegale ancora oggi molto diffuso, utilizzato dai cacciatori per attirare uccelli migratori da uccidere alle prime luci dell’alba nelle giornate di caccia nella indifferenza generale.