Entro otto mesi saranno in 660mila a perdere il Reddito di Cittadinanza che per molti è l’unica fonte di sostentamento al netto di chi invece raggira il Paese. “Il governo ha detto che tra otto mesi non ci sarà più il reddito per 660.000 persone senza dire che cosa succederà tra otto mesi. Siamo di fronte a questo”. Occorre ”costruire un percorso” di politiche attive per formare coloro che sono fuori dal mercato del lavoro. Invece il Governo ”è partito all’opposto, oggi ha detto che tra 8 mesi non c’è più il reddito e non si sa che cosa succede”. Lo afferma il segretario della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo a ‘Porta a Porta’. ”Alle spalle abbiamo il fatto che si dovevano fare le politiche attive per il lavoro e non sono state fatte”, sottolinea. Insomma, il sindacalista si scaglia con forza contro l’abolizione della misura che resterà attiva soltanto per chi non è in grado di poter lavorare.
“Il reddito di cittadini non è individuale è familiare, e stiamo parlando mediamente di 500 euro”, ricorda il sindacalista. Le persone che sono definite occupabili ”sappiamo perché sono conosciute, generalmente sono persone che arrivano alla terza media, sono persone che sono anni che non lavorano, sono persone che in alcuni casi, per la situazione familiare che hanno, perché hanno in casa dei fragili, degli invalidi, o altre situazioni, non sarebbero nella condizione di lavorare”. Insomma, continua il tira e molla tra chi è pro e chi è contro al Reddito così come costruito dal M5S e che la nuova maggioranza di Governo sta a poco a poco smontando.