Sono 27 le scosse registrate da domenica sera sul Vesuvio, proprio a ridosso del Gran Cono, dunque senza profondità. Quella di magnitudo 2.5 si è resa quindi avvertibile proprio grazie alla superficialità senza tuttavia mettere panico alla popolazione della zona. Prima e dopo, inoltre, un’altra lunga serie di microscosse che fanno dello sciame uno dei più lunghi e concentrati degli ultimi anni.

A Il Mattino, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Antonio di Vito dice: «Questa dinamica, che va avanti così già da diversi anni, è legata alla subsidenza. Non ci sono evidenze di risalita magmatica e tutti gli altri parametri sono nella norma, così come pure la sismicità è nella norma in termini di energia rilasciata nel tempo, cioè non mostra significative variazioni».