Il Tar della Campania ha accolto il ricorso della Regione sulla movida e bocciato l’ordinanza emanata dal Comune di Napoli in materia di movida. Per i magistrati amministrativi il documento a firma del sindaco, Luigi de Magistris, del 29 maggio scorso non può essere applicato. L’ordinanza era relativa al prolungamento degli orari di apertura dei locali, fino alle 2.30 durante la settimana e alle 3.30 nei week end, e prolungava la vendita di bibita alcoliche da asporto fino alle 24, a differenza di quanto previsto da Palazzo Santa Lucia, ossia fino alle 22.
Il tribunale amministrativo, ritenendo che sussiste il «caso di eccezionale gravità e urgenza» in relazione all’epidemia di coronavirus e «dell’aggravamento del rischio sanitario anche in ambito ultracomunale, atteso il prevedibile afflusso dai comuni limitrofi, se non da tutta la provincia, sul territorio del comune Napoli in ragione dei più ampi orari previsti dall’ordinanza sindacale» oltre che «dell’incertezza derivante dalla concorrenza di due discipline differenziate e contrastanti», cancella l’ordinanza firmata e difesa da de Magistris.