C’era tanta gente, soprattutto giovani, al funerale di Giuseppe Russo, il tredicenne stroncato da un malore improvviso, venerdì notte, nell’abitazione dei nonni, a Torre Annunziata. Due funerali, dopo la messa officiata lunedì nella città vesuviana, si sono poi svolti a Suzzara di Mantova, dove vive la famiglia del ragazzino, conosciuto e stimato anche a Luzzara, dove giocava nella locale squadra di calcio. Il parroco don Paolo Gibelli, nell’omelia, ha ricordato ai giovani i valori della vita.
E ha chiesto di pregare per i familiari di Giuseppe: il padre Angelo Russo, dipendente della Sabar di Novellara, la mamma Lucia, la sorella Ilaria, il fratellino Achille, i nonni e altri parenti. Davanti alla chiesa, insieme a due accompagnatori, c’erano anche i compagni di squadra del Luzzara calcio, i compagni della scuola media, oltre ai compagni di scuola della sorella maggiore. Un lancio di palloncini bianchi e azzurri ha salutato l’ultimo viaggio del 14enne, così come il rombo di alcune moto, che ha ricordato la passione del ragazzino per il mondo dei motori. Numerosi ragazzini indossavano una maglia con raffigurata una recente foto di Giuseppe. Anche a Torre Annunziata c’era stato un lancio di palloncini, accompagnato dalle note di una struggente canzone di Eros Ramazzotti.