Giovanni Cirillo, 23enne scafatese di origini somale, da tutti conosciuto come Jhonny è morto ieri nel carcere di Fuorni a Salerno. Una vita difficile che aveva provato a miglioare attraverso la musica ed il rap. Nelle scorse settimane era finito in carcere per una rapina in una farmacia. Gli amici hanno provato a non stargli lontano e sui social l’hanno sempre difeso. Una vita difficile per il 23enne, nonostante tanto affetto. Ieri il tragico epilogo.
Don Peppino De Luca, parroco di Scafati, ha lasciato il suo ricordo, additando anche chi aveva giudicato il 23enne: “Ed ora silenzio! Giovanni Cirillo non è più! È il tempo del silenzio sui social e sui giornali! Come è morto? lo abbiamo ucciso noi. Ogni volta che lo abbiamo giudicato per il colore della sua pelle; ogni volta che lo abbiamo giudicato per le sue azioni dimenticando la sua malattia; ogni volta che è stato indicato sui giornali come il “rapper della rapina” dimenticando il dolore della famiglia. Ad Angela ed Antonello la nostra stima e il nostro abbraccio: avete fatto di tutto! Lo avete partorito decine di volte. Ora è nelle mani di Dio. Giovanni Cirillo. Figlio nostro”.