«Questa settimana è stata tra le più catastrofiche in assoluto perché il Bacino Del Sarno ha dovuto inglomerare nei suoi Fiumi, Torrenti, Canali, in Aria, nei Bacini Idrogeologici, inquinanti di varia natura e origine. In piena siccità, in assenza di sorgenti d’acqua, il livello del Fiume Sarno si è innalzato come se piovesse. “Abbiamo toccato il fondo di quel fiume pieno di sedimenti tossici e colmo di reflui tanto da farne innalzare il livello». A denunciarlo, insieme alle foto di tantissimi rifiuti e dei liquami è attraverso i social l’associazione “Corpo Nazionale Sentinelle Bacini Idrografici Italiani Fiume Sarno”. «Siamo in una condizione Sanitaria oltre il limite, intere città riversano reflui tossici nei canali privi di acque di Sorgente e a loro volta respirano i miasmi dei propri scarti e dell’inquinamento cittadino. La canalizzazione del Bacino del Sarno non ha più acqua sorgiva e lasciano il posto a Reflui».
«I corpi ricettori idrici che vedete sotto i vostri occhi, in assenza dei reflui sarebbero secchi, senza acqua se non alimentati da acque che dovrebbero essere depurate. Continuiamo ad emungere acqua dal sottosuolo ma ci dimentichiamo che non piove da mesi. Le sorgenti, quelle poche rimaste, seccano e muore tutta una biodiversità; siamo al collasso. Gli organi di governo per ogni ambito di competenza nel bacino del sarno hanno perso ogni tipo di scommessa per riuscire a fermare gli scarichi. È tutto immobile e i cittadini non hanno chi li tuteli, accolga le loro denunce, attui quello che chiedono, Fiumi puliti». E ancora: «Basterebbero Depuratori, Impianti fognari a Norma, recupero delle acque e il loro riutilizzo, il drenaggio urbano iniziando a deasfaltare quegli inutili parcheggi “bituminosi”, anche la terra non “respira più” e non beve. Ma cari cittadini, al disinquinamento dobbiamo associare anche l’impegno alla tutela delle acque, senza acqua non ci sarà vita, produzioni, industrie, abitazioni e allo stesso modo non ci saranno fiumi e biodiversità».