La zona rossa non ha fermato i napoletani che hanno approfittato della giornata serena per scendere in strada, spesso violando le regole. Sia nelle aree pedonali del Vomero, che a Chiaia e sul lungomare. Esagerato parlare di assembramenti, ma certamente non c’era clima da lockdown. Molti hanno approfittato per prendere un caffè, portando via il bicchierino monouso dal bar, altri semplicmente per fare due passi. Controlli pochissimi. Del resto, quando il governatore Vincenzo De Luca parla di zona «rosè», si riferisce proprio all’assenza di massicce operazioni di controllo da parte delle forze dell’ordine. Tuttavia, nel pomeriggio l’area spettrale ha riavvolto la città e le strade sono tornate deserte. Ma se la situazione nelle zone consuete di passeggio della città è, tutto sommato, sotto controllo, le difficoltà maggiori si riscontrano nei quartieri periferici e nelle zone più popolari. È il caso della zona intorno alla stazione centrale. «Le persone irresponsabili e scorrette vanno sanzionate. Il loro non rispettare le regole confligge con la nostra sicurezza dal punto di vista sanitario, vanifica i nostri sforzi contro la pandemia. Non è possibile assistere che nelle zone centrali della città l’ordinanza che colloca la Campania in zona rossa con le
dovute restrizioni sia completamente ignorata.
Impunemente c’è gente assembrata in piazza Garibaldi e in piazza Nolana dove addirittura si svolge un mercatino abusivo, come mostrano i video che i residenti chi hanno inoltrato», denuncia in una nota, Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. «Occorrono controlli, sono aree frequentate per lo piu’ da cittadini immigrati che si fanno tranquillamente beffa dei nostri regolamenti. Ciò non puà essere consentito, i cittadini corretti e ligi non possono essere insultati così, inoltre ne va di mezzo l’incolumità di tutti – sottolinea – A che serve inasprire le misure, se un certo numero di individui sfugge al rispetto di esse. Questo accade in piazze centralissime e dunque non può sfuggire e va impedito. Non si vanifichino i sacrifici dei cittadini perbene». E la situazione in piazza Garibaldi è diventata drammatica, la tenuta di moltissime attività commerciali è
stata messa a dura prova. «Uno dei bar storici della piazza – dichiara Enrico Cella presidente dell’associazione “Vivere il Quartiere” – ha chiuso e con l’avviso che donerà gradis gli arredi sedie e tavolini. È un lockdown parziale; chi paga le tasse è chiuso mentre gli ambulanti abusivi commerciano senza disturbo».