Due mesi di ricovero, tre settimana in terapia intensiva. Nella notte la notizia peggiore, quella della morte di Luigi Mancini, 51 anni, operatore del 118 autista e soccorritore di Melito di Napoli. Luigi era in servizio a Villaricca, dove dall’inizio della pandemia non si era mai fermato, nonostante i pericoli. Ha continuano a lavorare fin quando non sono arrivati sintomi ed il tampone ha confermato la positività al Covid.
L’addio
Prima febbre e tosse, poi i problemi respiratori ed il ricovero in ospedale a Napoli. La situazione si è aggravata ed ai primi di gennaio è arrivato il trasferimento nel reparto di emergenza. Una lotta durata quasi 20 giorni ed alla fine Luigi si è dovuto arrendere. Sono già centinaia i messaggi di cordoglio per Mancini, altra vittima della pandemia tra gli angeli del 118.