Nuova denuncia alla Procura di Torre Annunziata, da parte dei fratelli di Serafina Aiello, detta Sara, la 36enne di Pimonte. La donna è deceduta la notte del 3 giugno 2015 nella sua casa coniugale di Pompei, secondo le indagini dell’epoca per cause naturali. I congiunti della vittima, ripresa con il cellulare dal marito Massimo Marano lo scorso 19 febbraio rinviato a giudizio per omissione di soccorso nei suoi ultimi minuti di vita, mentre era a telefono con un medico, hanno presentato l’istanza oggi.
L’esposto al termine di indagini difensive commissionate ai consulenti italo-statunitensi dell’Emme-Team. Insieme con la denuncia sono stati consegnati agli inquirenti anche le registrazioni delle chiamate effettuate al 118 la mattina del 3 giugno 2015. Era il giorno in cui Sara esalo’ l’ultimo respiro.
Il materiale
Si tratta di registrazioni, sostengono i consulenti e i fratelli della vittima, che, confrontate con il video registrato dal marito, della durata di 9 minuti, che e’ agli atti, dimostrerebbero, si legge nella denuncia presentata dai fratelli di Sara, “cosa e’ realmente accaduto quella notte, e la responsabilita’ di Massimo Morano. Il comportamento volontario ha cagionato la morte di nostra sorella Serafina Aiello” dicono. La parola passa ora agli inquirenti che, dopo una valutazione del materiale, potrebbero anche ipotizzare l’omicidio volontario di Sara. Lo sostengono i fratelli di Sara e i consulenti legali dell’Emme-Team, gli avvocati Felice Forgione e Salvatore Pettirossi
