Ergastolo. E’ la pena sollecitata alla corte d’assise dal pm Maria Sabina Calabretta nei confronti di Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth. I giovani californiani sotto processo per la morte del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Il carabniere di Somma Vesuviana trafitto da undici coltellate, mentre il collega dell’Arma Andrea Varriale resta ferito in modo lieve in una via del quartiere Prati di Roma, il 26 luglio del 2019. Una vicenda arrivata in dibattimento in tempi record, sette mesi dai fatti. Ma ai carabinieri sono sufficienti appena 12 ore per individuare e arrestare i due americani che avevano trovato alloggio all’hotel Le Meridien, a pochi passi dall’agguato.
La difesa
I due si difenderanno dicendo di aver aggredito Cerciello e Varriale, (che erano in abiti civili) senza sapere che appartenessero alle forze dell’ordine e di averli scambiati per uomini mandati da Sergio Brugiatelli al quale, qualche ora prima del delitto, avevano sottratto uno zaino per vendicarsi di essere stati imbrogliati dal pusher di Trastevere Italo Pompei indicato loro dallo stesso Brugiatelli: la cessione di tachipirina frantumata al posto di un grammo di cocaina. Le indagini raccontano che Brugiatelli aveva concordato con i due americani un appuntamento per farsi restituire lo zaino in cambio di soldi e di droga. Ma quell’incontro si presentano Cerciello e Varriale, poi brutalmente aggrediti.
Home Articoli in Evidenza Omicidio carabiniere di Somma Vesuviana: chiesto doppio ergastolo per gli americani