Un bagno di folla nel quartiere popolare della periferia sud-ovest di Napoli, in via Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio di Napoli, ha caratterizzato il pomeriggio di ieri, dove alla presenza di Diego Armando Maradona Junior, è stata inaugurata Piazza Maradona. Un punto strategico della zona dove sorgono i due murales più grandi del mondo dedicati a Diego Armando Maradona ossia il “Dios Umano” realizzato nel 2017 da Jorit (Ciro Cerullo) noto street- artist partenopeo, che decise di omaggiare il campione riproducendo una foto dell’epoca in cui allenava la nazionale argentina, affiancato a quello dello “Scugnizzo” Niccolò (Esseri Umani), zona soprannominata dai residenti “Bronx”. Due volti imponenti che sovrastano su due facciate degli edifici, quali icone dell’essere umano incarnatosi nel “divino fuoriclasse argentino”, ovvero Il Pibe de Oro. Una grande festa di adulti ma soprattutto bambini e giovani, alla quale hanno partecipato numerosi esponenti politici, rappresentanti di enti privati che da tempo si adoperano per il bene della collettività e per il recupero dell’ intera zona. Non poteva mancare l’ospite d’onore, l’ex calciatore Pietro Puzone col quale negli anni 80 calpestò il campo dello Stadio San Paolo, oggi Stadio Maradona, accompagnato da Guido D’Angelo, altro “pupillo” di Maradona che lo “adottò” nelle vesti di padrino al Battesimo. Un periodo di rinascita della tifoseria partenopea e dei cittadini quale segno di speranza per un futuro migliore, visto il momento storico della pandemia, ancora in atto. Lo stupendo murales, fu reso possibile grazie ad autofinanziamenti e fu donato ai napoletani da Jorit, anche grazie ai fondi donati dal capitano del Napoli, Marek Hamsik e dalla associazione Inward, un osservatorio che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana. In uno degli occhi del Pibe de oro è nascosta la “firma” dell’artista, visibile solo all’alba e al tramonto quando la luce del sole si riflette sul murales. La stessa firma è visibile ad altezza uomo sulla destra dell’opera con una dedica sottostante di un gruppo del quartiere. Maradona all’ epoca ringraziò Jorit postando una foto del murales sul suo profilo Facebook: “Grazie Jorit! Grazie Napoli! Noi siamo una Tribù Umana! I segni rossi sul viso simboleggiano questo concetto!”.
Visibilmente commosso Diego Armando Junior ed orgoglioso di essere il figlio di quel “Napoli” che vinse anche la sua terza Coppa Italia, vincendo tutte le 13 gare, comprese le due finali disputate contro l’Atalanta. Tale accoppiata scudetto/coppa fu un’impresa che fino a quel momento era riuscita solo al Grande Torino e alla Juventus, ha rilasciato le seguenti parole, intervallate dai numerosi applausi dei presenti:
“Il mio orgoglio più grande è poter rappresentare oggi mio padre per inaugurare questa piazza. Bisogna ricordare Napoli e i suoi “figli adottivi” e mi onora la scelta di queste persone che mi hanno scelto per l’occasione. A parte gli scudetti mio padre ha lasciato una tradizione che continuerò nel suo ricordo e che tramanderò ai miei figli, anche se all’esterno del contesto calcistico.. Spero di rappresentarlo nel migliore dei modi. Molti di questi bambini non li ha visti e me ne rammarico tanto. Mio padre ha donato tanto alla città di Napoli e viceversa. Amava e cantava tutte le canzoni classiche napoletane come “Carmela” e non solo. L’ amore della gente e del popolo napoletano, a distanza di tempo mi emoziona tantissimo e spero di continuare sulla sua stessa scia!”.
Le inaugurazioni e gli appuntamenti di Diego Maradona Junior non terminano qui: sarà presente alla presentazione del libro dell’ ex calciatore Pietro Puzone, il 29 giugno presso il Castello Baronale di Acerra. La sua presenza illuminerà l’evento come un arcobaleno che sancisce il patto di alleanza tra l’umanità e Dio, in nome di un vincolo eterno.