“La variante Delta attualmente copre il 77% di chi in Campania ha il Covid19. Una percentuale alta che emerge dal sequenziamento dei 17.200 genomi virali che abbiamo fatto: in Italia la Delta e’ circa al 62%, nel mondo al 93%”. questo il quadro della variante Delta in Campania disegnato da Andrea Ballabio professore di genetica medica all’Universita’ Federico II di Napoli e Direttore dell’Istituto Tigem di Pozzuoli che e’ nella Fondazione Telethon e che gestisce la maggior parte dei sequenziamenti.
“La variante e’ forte – spiega – nell’infettivita’ ma per fortuna non nella patogenicita’ e nella resistenza al vaccino, quindi la vera preoccupazione e’ che piu’ persone si infettano e piu’ possono generarsi nuove varianti che possono essere piu’ patogeniche o resistenti ai vaccini, non e’ successo finora ma non si puo’ escludere che accada. Anzi, se pensiamo che solo a Napoli 350.000 persone non si vogliono vaccinare, saranno il serbatoio per lo sviluppo di nuove varianti che matematicamente prima o poi saranno resistenti al vaccino e si dovra’ ricominciare”. Una previsione netta quella di Ballabio che sottolinea come con i suoi ricercatori “per questo monitoriamo – dice – come cambia la biologia del virus, per prepararsi a eventuali nuovi vaccini”.