Elpidio D’Ambra, il 31enne fermato nel pomeriggio di ieri per l’omicidio di Rosa Alfieri, la ragazza trovata senza vita nell’abitazione di Grumo Nevano dove l’uomo viveva, ha confessato il delitto. Negando però le violenze sulla donna. Ascoltato dagli investigatori del commissariato di Polizia di Bagnoli, dove D’Ambra è finito condotto subito dopo essere bloccato dai poliziotti. Qui ha confessato davanti al sostituto procuratore di Napoli Nord e al dirigente di Polizia. D’Ambra, che aveva fatto perdere le sue tracce, e’ stato riconosciuto da due agenti che si erano recati nell’ospedale San Paolo di Napoli per motivi di servizio. Aveva vagato tutta la notte. Dopo l’omicidio ha raccolto alcuni vestiti, poi si e’ cambiato, ha gettato il cellulare. Poi da Grumo Nevano (Napoli) dove aveva ucciso Rosa Alfieri, la vicina di casa e figli del padrone dell’appartamento dove viveva, ha camminato per chilometri. Per ore e ore. Fino a quando stremato, nel quartiere Fuorigrotta, a quasi 20 chilometri da via Risorgimento, non si e’ sentito male. Cosi’ ha deciso di andare in ospedale.
Questo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine che hanno condotto le indagini su Elpidio D’Ambra, il 31enne arrestato ieri pomeriggio all’ospedale San Paolo per l’omicidio di Rosa. In nottata si e’ svolto l’interrogatorio della pm di Napoli Nord Patrizia Dongiacomo, seguito dal trasferimento al carcere di Poggioreale. Gia’ nelle prossime ore ci sara’ l’interrogatorio di convalida del fermo.