Il calendario della riduzione delle restrizioni interesserà gli italiani, che ad aprile potranno andare al ristorante all’aperto senza Green pass, ma guarderà anche agli stranieri: è urgente rilanciare il turismo per sostenere un settore in sofferenza e contrastare la concorrenza di paesi vicini, come Spagna e Grecia, che con una gestione più tempestiva delle riaperture ora stanno raccogliendo più prenotazioni dell’Italia.
Spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: «In Grecia per Pasqua hanno già prenotazioni da tutto esaurito, la Spagna è piena di turisti. Noi, invece, siamo frenati da regole confuse e contraddittorie. E così i visitatori stranieri non vengono». Cosa non funziona? In fondo il presidente Mario Draghi ha parlato di calendario per le graduali rimozioni delle restrizioni. Replica Bocca: «A me preoccupa quell’aggettivo: graduale. Forse non è chiaro che più giorni trascorrono prima di prendere delle decisioni più diventa complicato convincere i turisti di altre nazioni europee a trascorrere le vacanze di Pasqua in Italia».
Il piano
Due le ipotesi di lavoro sul tavolo del governo: andare a una progressiva eliminazione dell’obbligo del Green pass in primavera per dormire in un hotel. Riscrivere le regole contenute nell’ordinanza in vigore fino al 15 marzo. Chiede, a chi arriva da molti paesi extra europei, a partire dagli Usa, non solo il certificato di avvenuta vaccinazione ma anche l’esito di un tampone molecolare o antigenico. Ecco, lo stop all’obbligo del test per i viaggiatori vaccinati, può essere un modo per rilanciare il turismo e incrementare gli arrivi.
Non solo: oggi, come spiega il sito di Viaggiare sicuri «a coloro che provengono dall’estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore).
Ciò vale anche per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia. Sempre previa effettuazione di un tampone». In sintesi. Se sei un turista straniero e se sei vaccinato da più di sei mesi (o se hai ricevuto ad esempio Sputnik) ogni volta che vai al ristorante deve sottoporti al tampone. Ovviamente in questo modo molti viaggiatori preferiscono altri Paesi. Questo limite dopo il 31 marzo sarà superato.