Fino a mezzo metro di neve nelle localita’ montane del Molise e 20 centimetri a Campobasso dove domani le scuole resteranno chiuse. Collegamenti con le isole Eolie bloccati per il mare troppo mosso. E anche il Vesuvio si imbianca. L’ondata di maltempo che da piu’ di 24 ore sta interessando in particolare il Sud Italia ha causato danni e disagi. E ora arriva l’allarme della Coldiretti: il gelo mette a rischio frutta e verdura. Per tutta la notte la neve e’ caduta abbondante anche a quote collinari, diversi gli automobilisti colti di sorpresa e rimasti bloccati in Molise. Qui si contano numerosi interventi dei Vigili del fuoco e dei mezzi spartineve e spargisale.
Anche il vento
Il forte vento ha causato in alcuni comuni la caduta di alberi sulla strada. La neve e’ caduta anche sul Subappennino dauno. Da Monteleone di Puglia a Faeto, da Alberona, Bovino, Rocchetta Sant’Antonio fino a Candela. Un manto bianco ha ricoperto anche l’antico borgo di Monte Sant’Angelo e le cime piu’ alte del Gargano. Il presidente della provincia di Foggia, Nicola Gatta, ha attivato il piano di emergenza sulle strade di Capitanata. In azione mezzi spargisale e spazzaneve per garantire la percorribilita’ delle arterie provinciali. Le conseguenze di questa ondata di maltempo e le gelate notturne mettono a rischio verdure e ortaggi, dice Coldiretti, che parla di “un inverno pazzo che aveva fatto segnare fino ad ora una temperatura superiore di 0.55 gradi”.
Le coltivazioni
Il freddo colpisce le coltivazioni di cavoli, verze, cicorie e broccoli che reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero, ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. “A preoccupare – aggiunge Coldiretti – e’ anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata della bolletta energetica”. Fatti in controtendenza con quello che fino a pochi giorni fa accadeva nei campi dove il caldo anomalo aveva provocato il risveglio anticipato della natura con le margherite e le primule sbocciate e mandorli, albicocchi e pesche pronti alla fioritura e, quindi, particolarmente sensibili all’arrivo del maltempo che rischia di compromettere i prossimi raccolti mentre le mimose coperte dalla neve al sud non potranno essere donate per l’8 marzo.