I cittadini poggiomarinesi incontrano i concittadini ucraini per un abbraccio commosso e fraterno. Ieri sera, attraverso un momento di preghiera molto toccante, durante il quale si è pregato sia in un ucraino che in italiano, tanti credenti e non hanno ascoltato le parole di Padre Aldo D’Andria. Unendosi con il ritiro dell’accensione delle candeline, come vuole la religione ortodossa, alla richiesta della grazia di cessare le armi.
L’Amministrazione
Dopo l’abbraccio tra i due credo, in presenza del sindaco di Poggiomarino Maurizio Falanga, il Presidente del Consiglio Francesco Parisi, l’assessora all’integrazione Rachele Sorrentino e altri esponenti dell’amministrazione Falanga si è manifestato nei pressi del Municipio. Uniti per gridare un chiaro dissenso alla guerra e vicinanza al popolo ucraino. Mentre sia le bandiera ucraine, italiane ed europee sventolavano come a voler spazzar via i venti di guerra.

“Ho vissuto momenti di commozione profonda. La presenza massiccia dei poggiomarinesi assieme alla presenza della comunità ucraina si avvicina a quella idea di comunità integrata di cui abbiamo bisogno per un mondo di pace. Sono fiera della comunità di Poggiomarino che ieri sera ha lanciato un messaggio importante ai nostri concittadini ucraini. Ho visto una commozione dignitosa, come il popolo ucraino sa essere. Una dignità che nemmeno la guerra lacera. Che noi dobbiamo custodire, proteggere. E come assessora alla Integrazione ho promosso un tavolo con una rappresentanza ucraina, una delegazione della chiesa per far partire da Poggiomarino aiuti di prima necessità da inviare nelle zone di guerra” racconta e assicura Rachele Sorrentino.