Mentre parte il conto alla rovescia per la presentazione della domanda per il bonus affitto 2022, si amplia la platea degli aventi diritto al contributo. Per effetto della legge di conversione del Dl Sostegni Ter, in via di approvazione, tra i beneficiari del credito di imposta sui canoni di locazione non abitativa, per i mesi da gennaio a marzo 2022, ci saranno anche i gestori di piscine. Il tutto rispettando determinate condizioni, s’intende. Nel frattempo si attendono ancora dall’Agenzia delle Entrate le istruzioni per l’autodichiarazione dei requisiti.
Il “nuovo” bonus
Il bonus affitto 2022 per i mesi di gennaio, febbraio e marzo consiste in un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento di un’attività. Il Decreto Sostegni Ter ha riproposto per le imprese turistiche il contributo previsto dall’articolo 28 del Decreto Rilancio. L’obiettivo è quello di sostenere le aziende messe in difficoltà dalle restrizioni legate al Covid.

Con un emendamento proposto e introdotto al Senato, l’accessibilità al bonus affitto è stata estesa anche al settore della gestione delle piscine. Si tratta dei contribuenti individuati da codice ATECO 93.11.20.
I requisiti
Il requisito fondamentale per usufruire del bonus è aver registrato una riduzione del fatturato pari al 50% rispetto al 2019, relativamente ai mesi per cui si richiede l’agevolazione. I requisiti, le condizioni e le modalità di accesso restano quelle stabilite dal Dl n. 34/2020 (qui invece c’è un elenco dei ristori previsti dal Dl Sostegni per il 2022, a chi spettano e cosa cambia).

Per accedere al contributo, gli operatori economici devono presentare un’apposita autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate. Bisogna cioè attestare ufficialmente il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dalle Sezioni 3.1 (“Aiuti di importo limitato”) e 3.12 (“Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi non coperti”).