Tra poco più di una settimana sarà possibile iniziare a trasmettere all’Agenzia delle Entrate un apposito modulo necessario per usufruire del cosiddetto bonus mobilità sostenibile. Un’agevolazione istituita col decreto Rilancio. Come ha ricordato l’Agenzia delle Entrate con un comunicato dello scorso gennaio, si tratta di un credito d’imposta. E’ previsto per le persone fisiche che, dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, hanno sostenuto spese per l’acquisto di mezzi e servizi di mobilità a zero emissioni. Allo stesso tempo, ha rottamato un vecchio veicolo di categoria M1.
Nei veicoli ammissibili rientrano biciclette, monopattini elettrici, e-bike, ma il bonus può essere riconosciuto anche alle persone che hanno sostenuto spese per abbonamenti al trasporto pubblico. Oltre a servizi di mobilità elettrica in condivisione (sharing) o sostenibile. Il credito d’imposta è pari a un massimo di 750 euro, è utilizzabile esclusivamente nella dichiarazione dei redditi. Fruibile non oltre il periodo d’imposta 2022.
Rottamazione
L’agevolazione non è però riconosciuta a tutti. Come spiega l’Agenzia, per beneficiarne “è necessario aver consegnato per la rottamazione, nello stesso periodo, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato, con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dalla normativa in materia”. Bisogna inoltre ricordare che è fissato un tetto, pari a cinque milioni di euro.
Chi rientra in questa categoria ed è interessato all’agevolazione, deve indicare l’ammontare delle spese sostenute e il credito di imposta richiesto in un apposito modello disponibile sull’Agenzia delle Entrate e trasmetterlo poi agli uffici in via telematica. Ci sarà tempo da mercoledì 13 aprile fino al 13 maggio, che capita di venerdì