Parte di un manifesto dedicato a Maurizio Cerrato, 61enne di Torre Annunziata ucciso lo scorso anno per un posto auto conteso, è stato finito in fiamme. Il manifesto, su cui è impressa la scritta ‘Giustizia per Maurizio’ accanto a una fotografia dell’uomo, è affisso nel sottopasso dell’autostrada A3. A notarlo una gazzella della sezione radiomobile della compagnia dei carabinieri di Torre Annunziata. Era impegnata in un servizio alto impatto. Lo scorso 7 aprile, nel tribunale di Torre Annunziata, si è celebrata l’udienza preliminare a carico di quattro imputati. All’esito della quale tutti sono rinviati a giudizio per omicidio volontario aggravato.
«Un atto vandalico che ha distrutto la parola giustizia – commenta don Ciro Cozzolino, referente di Libera Torre Annunziata – che ci chiama in maniera ancora più decisa a stringerci accanto a Tania e alla famiglia Cerrato. Un gesto che offende ancora di più. Avvenuto a pochi metri e a poche ore da un’altra immane tragedia, quella di Giovanni Guarino, anche lui ucciso a coltellate. A questo punto, il 19 aprile, ad un anno esatto dall’omicidio di Maurizio, il suo ricordo assumerà un significato ancora più forte».