Si stringe sulla caccia ai furbetti che non pagano le tasse. Il governo Draghi punta su un nuovo pacchetto anti-evasione scommette per centrare l’obiettivo di ridurla del 40% entro il 2026. Le sanzioni per commercianti e professionisti che rifiutano i pagamenti con bancomat e carta di credito potrebbero scattare da giugno. In anticipo, dunque, rispetto alla data del primo gennaio del 2023 prevista dal decreto legge 152 dello scorso anno. La norma potrebbe essere approvata già oggi 13 aprile all’interno del nuovo decreto sul Pnrr, il Piano di ripresa e resilienza, che il consiglio dei ministri dovrebbe approvare e che conterrà al suo interno un “pacchetto fiscale” che comprende anche il rafforzamento della fatturazione elettronica.
Già da questa estate, dunque, chi rifiuterà un pagamento tramite Pos rischierà una doppia sanzione: una multa fissa di 30 euro e una maggiorazione del 4 per cento dell’operazione non accettata. Quella sui bancomat non è comunque l’unica novità del nuovo decreto sul Pnrr. Sulla fatturazione elettronica, per esempio, potrebbe arrivare l’obbligo anche sotto i 65 mila euro. Oggi le partite Iva che rientrano nel sistema forfetario sono infatti esentate. Quello sul tavolo del Consiglio dei ministri è un provvedimento che arriva dopo la missione degli ispettori della Commissione europea del 31 marzo scorso per verificare i tempi di attuazione delle misure e delle riforme abilitanti. Lo scopo è quello di accelerare tutte le misure che devono essere completate entro il prossimo giugno. Non ci dovrebbero essere invece norme in materia energetica, rinviate a un successivo decreto. All’interno del decreto ci sarà anche un sostanzioso pacchetto predisposto dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta e che riguarda il pubblico impiego.