Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge Aiuti, sono arrivati nuovi dettagli anche sulle modalità. Con le quali sarà erogato il bonus da 200 euro pensato dal governo per aiutare parte della popolazione a far fronte al caro prezzi. Alcune persone che si aspettavano di trovarlo in busta paga potrebbero però rimanere deluse.

All’articolo 31 è infatti stabilito che “ai lavoratori dipendenti di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all’articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro”.

Il comma richiamato riguarda la riduzione contributiva prevista dalla Legge di bilancio. Nel caso in cui “la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro. Maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima”.
Il reddito
Come spiega Il Sole 24 Ore, in poche parole, si è deciso di non vincolare l’erogazione del bonus al reddito dei lavoratori dipendenti. Bensì alla possibilità che abbiano beneficiato di questa riduzione contributiva per almeno una mensilità nel primo quadrimestre dell’anno, quindi da gennaio ad aprile.

Il risultato è che nella platea dei possibili beneficiari potrebbero esserci persone con condizioni anche molto diverse e che, al tempo stesso, potrebbe essere esclusi dei lavoratori che si aspettavano di trovarlo in busta paga.

A questo proposito, Il Sole cita due esempi: un impiegato nel settore del commercio, con una retribuzione mensile lorda di 4mila euro e un evento di malattia indennizzato dall’Inps a febbraio, e un dipendente con condizioni simili ma che lavora in un settore dove la malattia non è a carico dell’Inps.

Nel primo caso, spiega la testata, la persona in questione non potrebbe beneficare della riduzione. Ma, proprio a causa della malattia e dei conti che sono fatti in busta paga in questi casi, gli è riconosciuta per una mensilità. Ora ha quindi diritto al bonus da 200 euro.