Manca pochissimo al 1° luglio, data in cui scatterà l’obbligo per tutti gli esercenti di accettare pagamenti con POS. Un obbligo che, lo ricordiamo, esiste già da anni ma solo sulla carta, ma non essendo previste sanzioni, non sempre veniva rispettato. Da luglio si cambia invece registro e chi negherà un pagamento con carta di credito o debito dovrà pagare una multa di 30 euro, ai quali va sommato il 4% della cifra della transazione negata. Una sanzione che si applica sia ai negozianti sia ai professionisti come tassisti o medici.
Il credito di imposta su commissioni e acquisto
Uno dei motivi per i quali molti negozianti e professionisti sono contrari ai pagamenti elettronici è quello delle commissioni, considerate in alcuni casi troppo elevate. Un problema a nostro avviso relativo, a patto di saper scegliere una soluzione conveniente. Se da un lato è vero che alcuni contratti, spesso risalenti ad anni fa, prevedono costi fissi e percentuali sulle transazioni piuttosto elevate, che rendono sconveniente acquisti di pochi euro (pensiamo al caffè e brioche al bar), c’è da dire che ultimamente non manca la scelta: ci sono realtà che chiedono solo un fisso mensile per il noleggio dell’apparecchiatura e non chiedono alcuna commissione.

In altri casi, invece, le commissioni sono azzerata sotto una certa soglia. Basta insomma sapersi muovere e informarsi un po’ per trovare condizioni più convenienti. E a questo va aggiunto che il Governo ha concesso delle agevolazioni, permettendo di abbattere ulteriormente i costi. Quello che comunemente viene definito Bonus POS.

Nello specifico, a partire dal 1° luglio 2022, data in cui scattano le sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici, è previsto un bonus del 30% delle commissioni, sotto forma di credito d’imposta, a patto di aver registrato nell’anno precedente un fatturato inferiore ai 400.000 euro. Lo prevede il DL n. 124 del 26/10/2019.

Fonte: edge9