Medico di famiglia disperatamente cercasi. In Campania i cittadini hanno grosse difficoltà a reperire un medico di fiducia ogni qual volta c’è il pensionamento del vecchio dottore che li ha accompagnati per una vita. Trovare un nuovo dottore è sempre più un’impresa. Ogni anno allo scadere dei 70 anni o prima per fughe verso altri incarichi. In Campania se ne perdono tra i 4 e i 500 e il turn over è sempre più complesso. Anche un piccolo ritardo nelle assegnazioni delle carenze nelle zone sguarnite, come accaduto quest’anno, crea disagi e difficoltà ad anziani e famiglie.

La “caccia” al nuovo medico è lunga e difficile. Quelli più gettonati dal tam tam di parenti e conoscenti, sono quasi sempre già pieni, oltre l’orlo dei 1.500 assistiti che rappresenta il massimo ma anche a voler aderire allo studio di quelli più giovani e inesperti, spesso freschi di formazione (ottenuta con un corso specialistico triennale obbligatorio e remunerato con 800 euro mensili) c’è da fare i conti con difficoltà oggettive a cominciare dalla logistica. Per un paziente anziano e magari solo, limitato dagli acciacchi dell’età, è quasi impossibile spostarsi dal Comune in cui risiede ad un altro meglio servito.

In tutta la regione allo stato attuale mancano poco più di 400 medici per raggiungere un livello quasi ottimale rispetto alla popolazione servita. Le assegnazioni dovevano avvenire a marzo scorso ma un ricorso al Tar e alcune anomalie sulle autocertificazioni dei concorrenti hanno fatto slittare di alcuni mesi il bando. A metà di questo mese saranno dunque attribuite 415 nuove convenzioni per altrettanti medici esaurendo la graduatoria.