Non bastavano gli elefanti e i leoni commissionati dal registra Nanni Moretti sul set del suo nuovo film a Roma. Stavolta siamo a Pompei, nell’inestimabile patrimonio del Parco archeologico della città, dove è apparso un ippopotamo sempre per una ripresa cinematografica. La scena, filmata da alcuni passanti, ha fatto il giro del web alzano un polverone più che legittimo.
Il video
Nel video si vede il gigantesco mammifero avanzare lentamente tra gli scavi con a seguito il suo conduttore e tanto di colpi. “Oggi un attore del cinema”, “grande ippopotamo” dicono le voci in sottofondo. Sì perché lui sarà al centro della pellicola I am Hymns of the New Temples , nuova produzione del registra Wael Shawky.
Come annuncia il sito ufficiale del Parco archeologico, questa produzione con animali esotici è promossa dal Ministero della Cultura. Ancora più scandaloso.
il progetto di commissione e produzione dell’opera è vincitore del Piano per l’Arte Contemporanea 2020 (PAC 2020) promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera entrerà a far parte della collezione di arte contemporanea del Parco Archeologico di Pompei.
L’opera è un film ideato appositamente per Pompei che ha come obiettivo raccontare il sito archeologico quale luogo di incontro e di confronto fra le culture del Mediterraneo
C’erano però ben altri modi per raccontare le meraviglie degli scavi di Pompei senza sfruttare alcun animale. Non che queste abbiano bisogno di una ulteriore promozione, quanto di una maggiore tutela.
Lo stress dell’ippopotamo è solamente immaginabile, tra lo spostamento non dei più semplici all’ambiente estraneo e non per ultimo alle riprese. Queste durano da più di una settimana. Alcune aree famose del sito, come il Piazzale dell’Anfiteatro o la Necropoli di Porta Nocera sono state chiuse temporaneamente al pubblico proprio per il film.
Contro la vicenda si sono scagliate già parecchie associazioni tra cui l’ENPA.
Basta usare animali esotici o selvatici nei set. L’arte non può essere la giustificazione per sottoporre gli animali a stress e maltrattamenti, dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali.
Ad oggi che la tecnologia ha fatto passi da gigante non mancano le alternative all’utilizzo degli animali sui set cinematografici. Sembra tuttavia che nessuno voglia prenderle in considerazione e più che mai utilizzarle.
Fonte: Pompeii – Laura Muzzi/Youtube
Fonte: Greenme.it