É finalmente arrivata dopo 12 anni una svolta nelle indagini per l’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo, commesso il 5 settembre 2010. Vassallo finì ucciso perchè non voleva piegarsi alla camorra e aveva intenzione di denunciare il traffico di droga che gravitava attorno al porto turistico di Acciaroli di cui era venuto a conoscenza.

La Procura di Salerno ha infatti disposto perquisizioni nei confronti di nove indagati ma sono due i nomi che in queste ore hanno più risonanza degli altri: si tratta del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo e dell’ormai ex carabiniere Lazzaro Cioffi.

Chi sono i due carabinieri infedeli

L’ex carabiniere Cioffi ha prestato per oltre vent’anni servizio presso il nucleo operativo di Castello di Cisterna. Finì poi arrestato nel 2018 con l’accusa di essere molto vicino al clan Sautto-Ciccarelli di Caivano. La prima sezione Penale del Tribunale di Napoli Nord aveva, infatti, condannato Cioffi a ben 15 anni di reclusione riconoscendolo come colpevole di concorso esterno in traffico internazionale di droga, corruzione, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Il sostituto procuratore di Napoli Marinella Di Mauro aveva chiesto una condanna di vent’anni di carcere per l’ex militare dell’arma sottolineando la sua parentela con un elemento di spicco della criminalità organizzata e, quindi, direttamente collegato ai traffici illeciti. La pena venne poi ridotta a 15 anni in quanto fu esclusa l’aggravante mafiosa.

I sospetti sulle attività criminose di Cioffi nacquero dalla scoperta di alcune informazioni private che l’ex carabiniere aveva riferito sulle perquisizioni fatte al boss di Parco Verde di Caivano Pasquale Fucito. Ma la svolta arrivò con il collaboratore di giustizia Vincenzo Iuorio, che riferì di aver saputo da un compagno di cella che Cioffi, chiamato con il nome «Marcolino», aveva provveduto a rimuovere alcuni video delle telecamere di sicurezza a Crispano le quali mostravano il pestaggio del fratello di un politico al quale aveva preso parte anche lo stesso Iuori.