«Ci ritroviamo oggi a scrivere questo post con l’amaro in bocca e con la tristezza nel cuore per comunicarvi che dopo tanti anni il ristorante “L’incrocio” sospenderà la sua attività”». Così su Fb i figli di Alfonso Contieri. Il 12 aprile scorso, i militari della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata e i finanzieri del Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di Napoli avevano arrestato, all’interno del locale, due soggetti, uno dei quali trovato in possesso di 6,6 kg circa di cocaina, una pistola cal.9×21, con matricola punzonata e completa di caricatore con 10 cartucce, e altre 61 cartucce, di cui 38 a salve.

Gli operatori, inoltre, hanno accertato che l’uomo aveva utilizzato il ristorante come base logistica delle sue attività criminose. La titolare non aveva adottato le misure idonee ad impedire l’impiego illecito dei locali compresi nel proprio esercizio commerciale. Il Questore di Napoli, su proposta della Legione Carabinieri Campania – Compagnia di Torre Annunziata – Nucleo Operativo e Radiomobile – Sezione Operativa, ieri ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività del ristorante sito in via Vittorio Veneto. «Tale chiusura non è decisione nostra o frutto di un fallimento – scrivono i figli – bensì decisione derivante dal processo che vede coinvolto nostro padre… Il locale era gestito da nostro padre ma non è lui l’effettivo titolare dello stesso. Il rammarico è tanto e la rabbia pure perché siamo puniti per colpe che noi non abbiamo. Da domani ognuno di noi dovrà ricominciare da zero ma di una cosa siamo sicuri, lo faremo a testa alta… Grazie mille a tutti».