L’Assegno unico e universale è entrato a far parte ormai delle consuetudini e delle abitudini delle famiglie. La prestazione raccoglie infatti molte delle precedenti misure a favore di natalità e di genitorialità, con l’eccezione dell’assegno per gli asili nido, interessando milioni di utenti dal marzo di quest’anno, data della sua entrata in funzione.
L’assegno unico, pur coinvolgendo tutte le famiglie che ne fanno richiesta, è strettamente correlato alla condizione economica del nucleo familiare, testimoniata dall’ISEE presentato all’Istituto all’atto della domanda. Non vi è stato automatismo nell’erogazione del trattamento, se non per i beneficiari del Reddito di cittadinanza che lo trovano direttamente nella carta acquisti, ma ora ci sono delle novità.
Informazioni dell’INPS, cambiamenti per l’Assegno unico dal 2023
La novità è importante e modificherà alcune procedure per accedere al servizio. Infatti come dichiarato da Vincenzo Caridi, direttore generale dell’INPS, in un’intervista rilasciata al Corriere delle Sera del 13 agosto, dal 2023 non sarà necessario presentare domanda ogni anno per la misura.
L’INPS erogherà automaticamente la prestazione per tutte le famiglie delle quali già conosce la situazione reddituale e patrimoniale e che non avranno indicato variazioni. Un’importante novità per la platea di beneficiari e che amplia i servizi messi a disposizione dei cittadini da parte dell’Istituto, semplificando le procedure di accesso e rinnovo della misura.
Non bisogna sottovalutare che, degli aventi diritto alla misura stimati dall’INPS, molti non hanno presentato domanda e che quindi le risorse liberate dal cambiameno annunciato, potranno essere utilizzate per avvicinare i diritti inespressi. Si calcola che l’anno prossimo le nuove domade per l’Assegno unico saranno relative a circa 700 mila figli, mentre finora l’INPS versa la misura per più di 9 milioni di aventi diritto.
La prestazione si avvia a superare la fase sperimentale e a diventare strutturale con l’anno prossimo. All’annuncio manca una comunicazione dettagliata sui canali ufficiali dell’Istituto, ma in vista delle prossime settimane arriveranno certamente le conferme attese dalle famiglie che potranno godere di un considerevole risparmio di tempo, fermo restando l’obbligo di comunicare tutte le variazioni della situazione economica.
fonte consumatore.com