A Catania è nata la prima bimba in Italia dopo un trapianto d’utero, rappresenta il sesto caso nel mondo. Si chiama Alessandra, la figlia della donna che ha ricevuto il primo trapianto di utero realizzato in Italia. La paziente, risultata positiva al Covid, è finita sottoposta a parto cesareo dopo attacchi febbrili dovuti all’infezione. La piccola è nata prematura, alla 34esima settimana di gravidanza e pesa 1,7 kg. Madre e figlia sono ancora ricoverate in ospedale e sono stabili. Le loro condizioni sono definite «stabili» dai medici che le seguono.
«Il tentativo di fecondazione è andato a buon fine e la signora ha condotto una gravidanza regolare fino alla 30esima settimana quando ha contratto il Covid ed è stata pertanto ricoverata nella sezione della Ginecologia del Cannizzaro dedicata alle pazienti positive». Così Paolo Scollo, direttore del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania, Unità operativa complessa clinicizzata dell’università Kore di Enna, sul caso di Alessandra, la piccola nata dopo il primo trapianto di utero realizzato in Italia.
«L’infezione», spiega Scollo «è stata per un certo tempo asintomatica ma, qualche giorno fa, un episodio di febbre alta e conseguenti contrazioni ci ha indotto a procedere con un taglio cesareo». Il parto è così avvenuto alla 34esima settimana. «Madre e figlia», aggiunge «sono quindi trasferite in terapia intensiva: la donna nel reparto adulti, la bambina nell’unità di Terapia intensiva neonatale, dove è sottoposta a terapia antibiotica, di prassi per i prematuri, e ad assistenza respiratoria non invasiva. Entrambe si trovano in condizioni stabili».