In arrivo a breve aumenti per le pensioni. Questa è una buona notizia, visto il periodo di crisi generale. Le pensioni aumentano prima del previsto grazie alle rivalutazioni. In autunno gli assegni saranno più consistenti. Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fatto questa scelta a causa degli effetti negativi dell’inflazione. Il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021 sarà anticipato al 1° novembre 2022.
GLI AUMENTI
L’aumento, dunque, è determinato da due fattori: +0,2% per recuperare l’inflazione dello scorso anno e l’altro è il +2%, anticipando gennaio, sull’inflazione del 2022. Gli aumenti sono previsti tra 10 e 50 euro al mese per la rivalutazione del 2023, come riporta ilmessaggero.it. Ci sarà un conguaglio da 10 e 130 euro in base all’importo della pensione. A novembre i pensionati riceveranno gli arretrati del periodo 1° gennaio-30 settembre 2022, con aumenti netti pari a 54 euro per le pensioni di 2.692 al mese e la metà per chi percepisce una cifra di 1.200 euro mensili. Da gennaio 2023, dovrebbero essere previste le rivalutazioni per tutti in rapporto ai tassi dell’inflazione.
LA SIMULZIONE
Sul sito dell’Inps c’è un’apposita sezione per calcolare la simulazione della pensione. Questa sezione si chiama mia pensione futura. E’ un servizio che permette di simulare quale sarà la pensione al termine dell’attività lavorativa. Il calcolo si basa sulla normativa in vigore e su tre elementi fondamentali, ovvero età, storia lavorativa e retribuzione, o reddito.
CHI PUÒ SIMULARE LA PENSIONE?
La pensione può essere simulata dagli iscritti alla Gestione Dirigenti di aziende industriali, dai lavoratori con contribuzione versata agli altri fondi e gestioni amministrate dall’INPS, dai lavoratori con contribuzione versata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, dai lavoratori con contribuzione versata alla Gestione Separata.
fonte centrometeoitaliano.it