I paesi occidentali “sono responsabili” della riduzione delle forniture di gas russo all’Europa e del fatto che solo una turbina del gasdotto Nord Stream non funziona “correttamente. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in un’intervista a Izvestia, come riporta Tass.”La responsabilità per l’impossibilità di approvvigionamento di gas, la responsabilità per il fatto che una sola turbina funziona a metà, ricade interamente su quei paesi che hanno imposto sanzioni. Perché sono state queste sanzioni, e non le decisioni della Russia, a fare in modo che il sistema non possa essere usato correttamente”, ha detto Peskov, aggiungendo che, con meno gas venduto all’Occidente, Gazprom cercherà di trovare acquirenti alternativi. “Questo è assolutamente naturale. Vediamo quanto sarà possibile compensare questi volumi in calo del gas venduto”, ha concluso Peskov.
Il vice amministratore delegato di Gazprom, Vitaly Markelov, parlando con l’agenzia Reuters aveva invece spiegato che il gasdotto Nord Stream non riprendera’ le forniture fino a quando non saranno concluse le riparazioni di turbine e altre apparecchiature in corso negli stabilimenti di Siemens Energy. “Dovreste chiedere a Siemens. Prima devono riparare le apparecchiature” ha spiegato, parlando della ripresa delle forniture di gas, in un intervista a margine dell’Eastern Economic Forum nel porto russo di Vladivostok.
L’ultimo, ennesimo, stop alle forniture di gas era deciso la scorsa settimana dopo aver rilevato una perdita di olio motore nell’unica turbina ancora funzionante della stazione di compressione di Portovaya. Di contro Siemens Energy ha precisato di non aver ricevuto l’incarico di eseguire i lavori di riparazione e che la perdita segnalata da Gazprom di solito non influisce sul funzionamento di una turbina e puo’ essere sigillata in loco.