La buona sanità al Sud salva madre incinta e la sua bimba. Lei ha scoperto di avere un tumore al cervello: arrivata al Pronto soccorso del Policlinico di Bari in codice rosso, la 35enne era alla 35esima settimana di gravidanza e presentava alterazioni dello stato di coscienza, deficit della forza e della capacità espressiva. «Un rapido precipitare del quadro neurologico», hanno detto i medici. Riscontrata una voluminosa massa all’interno del cranio, viste le gravi condizioni della donna in gravidanza avanzata, un’equipe multidisciplinare di ginecologia ed ostetricia ha deciso di procedere a un doppio intervento chirurgico in una sola seduta operatoria che quindi ha salvato la vita sia alla madre che alla bimba.

“In casi come questi l’intervento non può essere procrastinato, però su una paziente gravida ci possono essere rischi per il feto. La giusta soluzione è stata quella di procedere con il parto cesareo e con l’intervento neurochirurgico senza porre tempo tra un intervento e l’altro”, spiega il prof. Francesco Signorelli che ha condotto l’intervento neurochirurgico.

“Siamo intervenuti con tempestività operando il taglio cesareo per far nascere la piccola e consentire alla mamma di affrontare l’intervento neurochirurgico senza correre rischi per la bambina – aggiunge inoltre il prof. Cicinelli che ha eseguito il taglio cesareo coadiuvato dal prof. Marco Marinaccio  – il parto cesareo è perfettamente riuscito, alla nascita la piccola pesava 2,4 chili ed è ricoverata per qualche giorno in terapia subintensiva. Si è trattato di un importante lavoro di squadra tra equipe che ha permesso di salvare mamma e figlia”.