Il nuovo Governo ancora non c’è, ma indipendentemente dal colore politico che avrà, sul suo tavolo si ritroverà subito una e una sola emergenza: quella dei costi delle bollette fuori controllo. Gli ultimi dati relativi ad agosto, dicono che in Campania le utenze di luce e gas per le piccole imprese sono aumentate di ben il 68% rispetto allo scorso anno. E ora il timore è che in autunno, con il crescere dei venti di guerra in Ucraina e il rischio di una recessione in arrivo, i costi dell’energia possano continuare a lievitare. A fare i conti e a lanciare un nuovo allarme è Confartigianato, che in un’elaborazione effettuata su dati Istat evidenzia l’impatto sempre più vasto e pesante della folle corsa dei prezzi di gas ed elettricità sulle aziende più piccole.

Dal report emerge che l’aumento dei prezzi di energia elettrica, gas e altri combustibili in Campania è leggermente sotto la media nazionale, pari al 76,4%, mentre a guidare la classifica sono Trentino-Alto Adige (con aumenti addirittura del 115,7%) Umbria (86,5 %) e
Abruzzo (+85,1%). A livello territoriale, la regione del Sud più esposta ai disastrosi effetti del caro energia sull’occupazione delle micro e piccole imprese è però proprio la Campania (77mila aziende con 240mila addetti): si tratta del 21,6% delle imprese totali presenti sul territorio .