Un nuovo decreto sulle bollette. Il quarto. Un provvedimento per prorogare le misure sull’energia in scadenza e al quale stanno lavorando in tandem il governo uscente e la nuova maggioranza. Ma che sarà, molto probabilmente, approvato dal prossimo esecutivo, anche se oggi ci sarà un Consiglio dei ministri che potrebbe anticipare qualche misura. Il Cdm è stato convocato per illustrare il documento programmatico di bilancio, che in genere costituisce l’ossatura della manovra da inviare a Bruxelles. Ma questa volta sarà un documento snello, ancora senza le misure che toccherà al prossimo governo decidere. L’urgenza maggiore per adesso resta il decreto bollette. Si discute di interventi per circa 10 miliardi di euro. Tutti finanziati dal gettito extra dovuto al buon andamento dei conti pubblici. Il provvedimento potrebbe essere approvato già nel primo Consiglio dei ministri.

Sul tavolo c’è, innanzitutto, la conferma anche per il mese di dicembre di un bonus per le famiglie più in difficoltà. L’esecutivo Draghi ne ha già erogati due: il primo a luglio di 200 euro a tutti i contribuenti con un reddito inferiore a 35 mila euro, il secondo sarà pagato a novembre e sarà di 150 euro ma sarà concesso solo a chi dichiara meno di 20 mila euro l’anno di reddito. Presto per dire dove il nuovo governo porterà l’asticella del bonus, ma è probabile che la fissi più su dei 150 euro. L’altra misura centrale del provvedimento riguarderà le imprese. Il decreto aiuti-ter ha esteso e rafforzato i crediti di imposta contro il caro bollette. Si tratta di uno sconto fiscale fino al 40% del conto pagato per luce e gas.