Non ce l’ha fatta Nunziata Campestre, la 76enne aggredita in casa a metà giugno da un pregiudicato che voleva derubarla. Nelle scorse ore la donna, nota nel suo quartiere, lo storico Casamale, come Nunziatina Giramondo, si è spenta nella clinica riabilitativa dove era stata trasferita a seguito del ricovero all’Ospedale del Mare, dove fu trasportata a seguito dell’aggressione subita della notte tra il 17 e 18 giugno: la donna aveva sentito rumori sospetti nella propria casa e si era imbattuta in un ladro. Ne era nata una colluttazione che lo aveva messo in fuga senza portar via nulla. Ma nella lotta la donna aveva riportato gravi ferite, che dopo mesi di degenza si sono rivelate fatali.

I carabinieri della stazione di Somma Vesuviana, quella stessa notte, già identificarono il colpevole della violenta aggressione e del tentativo di furto in Giovanni Aliperta, uomo del posto già noto alle forze dell’ordine, e lo arrestarono. 
Il ricordo del sindaco
“Era capace di percorrere chilometri interi, di trovarsi nel giro di poche ore in diversi posti…
Le visite a casa dei suoi compaesani per terminare i suoi lavori ad uncinetto erano i suoi soli impegni..amava partecipare agli eventi tradizionali coi suoi gonnelloni lunghi, le borse piene di cianfrusaglie, munita di bastone nascosto per potersi difendere dalle angherie dei bulli.. Le galline, i colombi che tanto adorava, la natura e i mazzetti di fiori che mai mancavano nelle sue passeggiate…”. Lo scrive il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno.

“È probabilmente da ciò che derivava “giramondo” , quel soprannome che lei non sopportava! Eppure la società odierna, frenetica e crudele non credo l’abbiano mai scalfita.
Il bastone che credeva potesse difenderla questa volta non le è servito… Che possa essere beata nel Regno dei cieli perché in fondo i poveri in spirito, le persone miti e non violente di cui Gesù parlava sono proprio le persone come lei.., Riposa in pace Nunziatina”.