La donna 70enne si è recata in ospedale in tarda notte per la ricomposizione del femore. Poi si è scoperto essere la suocera del dirigente Asl. Bufera nell’ospedale di Nola.

Non è passato inosservato questo comportamento, quando la donna è andata all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, per essere operata all’arto. Peccato che prima di lei c’erano circa 3 persone in attesa per lo stesso intervento medico-clinico.

A gettare ulteriori dubbi sulla vicenda è dettata dal fatto, che il presidio ospedaliero versa da anni in uno stato d’immobilismo, infatti la carenza del personale è percepibile in tutti i reparti della struttura ospedaliera. Ragion per cui questa paziente ha suscitato sin da subito particolare interesse nell’ambiente, si paventava infatti di una parentela tra il personale medico o paramedico.

Dopo un’accurata indagine, la scoperta sconcertante, la paziente 70enne altro non è che la suocera di un alto dirigente dell’Asl di Nola. Ecco spiegato il motivo di cosi tanta solerzia e rapidità per quanto concerne questo caso clinico.

Il dirigente in questione si chiama Giuseppe Esposito, ora si è aperta un’ indagine interna, per capire se il caso fosse cosi tanto grave da rappresentare un’urgenza oppure la parentela ha inciso sull’esito del singolo caso.

«Siamo in attesa dicono sempre dagli uffici della Asl Napoli 3 di acquisire la cartella clinica della donna e ricostruire tutta la genesi. Dai primi esami sembra però che la donna aveva riportato non solo la frattura di un femore ma anche di un braccio. E per questo è stata operata d’urgenza».

E la lista d’attesa? «Verificheremo anche quella», dicono sempre dall’azienda sanitaria che conferma di voler fare subito chiarezza su quanto accaduto. E su cui anche palazzo Santa Lucia, per mano del presidente De Luca che mantiene la delega della sanità. Vorrà essere informato se a Nola sia stato seguito correttamente tutto l’iter previsto in questi casi.