Assegno unico INPS, milioni di famiglie attendono il sostegno da parte dell’Istituto di Previdenza: la data è stata comunicata. Tra le tante misure del governo Draghi come bonus e agevolazioni, da quest’anno c’è l’Assegno unico INPS. È un sostegno “nuovo”, o meglio, già esistente ma modificato. Come dice il nome stesso, ha messo tutti insieme i precedenti aiuti per famiglie con figli. La grande novità è la sua universalità perché anche chi ha redditi più alti ne ha diritto.

Si può fare domanda appena il bambino nasce e si avrà diritto subito a due mesi arretrati. La legge prevede infatti che possono beneficiare le famiglie con figli a carico dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni (con delle differenze tra i 18 e i 21). Dunque dopo la nascita – con la creazione del codice fiscale – si percepiranno tre mensilità.

Assegno unico INPS: la comunicazione dell’Istituto
Il versamento non arriva per tutti allo stesso giorno. Il pagamento di novembre è previsto da lunedì 14 ma non per tutti. Ciò ad esempio non riguarda chi percepisce il Reddito di Cittadinanza. Chi è titolare di quest’ultimo dovrà attendere almeno il giorno dopo. Tra il 26 e il 30 novembre avverrà l’accredito relativo al Reddito di Cittadinanza riferito a ottobre 2022.

Ricordiamo che da dal 2023 sono previsti anche degli aumenti. Ad oggi chi ha un Isee inferiore ai 15mila euro, ha diritto a 175 euro a figlio. L’assegno man mano cala con l’aumentare dell’Isee. Il minimo è 50 euro al mese per chi ha un Indicatore che supera i 40mila euro.

Non è obbligatorio presentare l’Isee allegato alla domanda per l’Assegno ma è fortemente consigliato. Anche chi ha un importo basso e non associa il documento all’istanza, avrà comunque diritto al sostegno per la sua natura di essere “universale”, ma in automatico percepirà il minino, 50 euro al mese per ogni figlio.

Facciamo un esempio pratico. Un cittadino ha un Isee di 30mila euro. Presenta la domanda ma senza Isee e in automatico avrà diritto al minimo, come chi ha un importo di oltre 40mila euro. Dunque se si è al di sotto di questa soglia, conviene sempre allegare l’Isee.

fonte consumatore.com