Conferenza stampa del premier Giorgia Meloni sulla Manovra di Governo: «I provvedimenti per la famiglia e natalità valgono un miliardo di e mezzo di euro, una scelta che non ha molti precedenti. L’assegno unico è aumentato del 50% a tutti per il primo anno di vita del bambino, del 50% per tre anni per le famiglie numerose. L’Iva su tutti i prodotti della prima infanzia sarà al 5% e anche per quello che riguarda i dispositivi igienici femminili non compostabili, sono confermate le misure per acquisto della prima casa sulle giovani coppie».
Il congedo parentale: le novità

«Sul congedo parentale: io ho sempre pensato che molte madri non se lo potessero permettere con il 30% della retribuzione. Noi abbiamo aggiunto un mese di congedo facoltativo retribuito all’80% e utilizzabile fino al sesto anno di vita. Una sorta di salvadanaio del tempo senza ritrovarsi in condizione economiche difficili».
Meloni: tre tasse piatte, aiuti a ceto medio non ai ricchi

Nella manovra ci sono «tre tasse piatte», tra cui quella «sui redditi incrementali alle partite Iva che hanno una tassa piatta del 15% sul maggiore utile conseguito rispetto al triennio precedente con soglia massima 40 mila euro, il che dimostra che si tratta di una misura rivolta al ceto medio, che non favorisce i ricchi e riconosce i sacrifici di chi lavora». Lo dice la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa. Meloni ricorda l’aumento della flat tax a 85mila euro e «l’introduzione della tassa piatta al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro contro il 10% previsto attualmente e fa il paio con estensione fringe benefit».
Pensioni, sopra i 5mila indicizzazione al 35%

«Rivaluteremo le pensioni» con le «minime al 120%» ma con un meccanismo di aumento fino a 2000 euro ma poi «mano a mano l’aumento diminuisce fino alle pensioni oltre 10 volte la minima, cioè sopra i 5mila per le quali l’indicizzazione la finiamo al 35%».

Bollette e Isee, cosa cambia

Meloni: «Un’altra scelta riguarda le famiglie. Lo Stato interviene per calmierare le bollette per le famiglie, prima con un Isee massimo di 12.000 euro e noi lo portiamo a 15 mila euro. La platea per le famiglie si allarga ma chiaramente la misura è per quelle più bisognose e vale 9 miliardi di euro».