Lascia. No raddoppia. L’obbligo di accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat, senza incorrere in sanzioni, sale da 30 a 60 euro. È l’ultimo ritocco che spunta nella bozza
della manovra circolata in questi giorni in una seconda versione non ancora definitiva. L’avvio delle multe per i commercianti privi di Pos era stato anticipato a giugno scorso dal decreto Pnrr varato dal governo Draghi per rispettare uno degli obiettivi del Piano. In base alla nuova norma le sanzioni esistenti non scompariranno, ma saranno limitate agli acquisti più consistenti. Per i piccoli importi, artigiani e esercenti potranno invece rifiutare le carte senza alcuna conseguenza. La misura, destinata a favorire il piccolo commercio, si affianca
alla stretta che arriverà invece sull’e-commerce.
Per i soggetti passivi Iva che facilitano le vendite nei confronti di un cessionario non soggetto passivo sarà previsto l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai fornitori e alle operazioni effettuate. In caso di mancata trasmissione si verrà considerati
responsabili in solido per l’assorbimento dell’Iva. Le vendite per corrispondenza vengono inoltre eliminate da quelle per le quali l’emissione della fattura non è obbligatoria se non richiesta dal cliente. E sempre in tema di commercio, spunta anche l’ultima novità per mettere freno al fenomeno degli “apri e chiudi” accusati da Giorgia Meloni di concorrenza sleale. Per la riapertura di una partita Iva ormai chiusa sarà infatti richiesta una fideiussione di 50mila euro.