Sarà la fascia da 25.000 euro di reddito lordo ad avere i maggiori benefici in valore assoluto dall’ultimo correttivo al taglio del cuneo previsto dal maxi-emendamento alla manovra. Il taglio del 3% rivisto per il 2023 è infatti esteso anche ai redditi da 20.000 a 25.000 euro, mentre rimane al 2%, sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori domestici, la sforbiciata per le retribuzioni lorde tra 25.000 e 35.000. Dunque fino a 25.000 euro il beneficio sarà di circa 493, con un bonus mensile di 41 euro.

Subito dietro la fascia più favorita è quella dei 22.500 euro con 444 euro annuali in più e 37 mensili. Evidentemente il benificio si riduce salendo fino al penultimo gradino per poi tornare a salire a quota 35.000 euro quando si arriva a guadagnare 394 euro in più all’anno (circa 33 al mese). Sul versante opposto, pur beneficiando del taglio del 3%, il beneficio si assottiglia a 10.000 euro di retribuzione (il risparmio è di 19,25 euro mensile e 231 euro annuale).