La Corte di Cassazione ha annullato le condanne inflitte in secondo grado a personaggi legati alla camorra del vesuviano. A darne notizia è il quotidiano “Roma”. Il processo torna, dunque, in Corte d’Appello. Tra gli imputati alla sbarra c’è anche Aniello Ruocco, capo del clan di Piazzolla di Nola e cugino di Giuseppe Ruocco, tra i fondatori del clan di Carmine Alfieri. Era stato condannato a quasi venti anni di carcere per il reato di associazione camorristica. Adesso per lui e gli altri 62 imputati il processo si deve rifare.
Il maxiprocesso contro le cosche del Nolano e del Vesuviano aveva portato a pene pesantissime. Nel mirino affiliati, boss e gregari di sette spietate organizzazioni criminali: Russo, Rega, Ruocco, Somma, La Marca, Ianuale e Pianese.
Numerosi i reati contestati agli imputati: estorsione, associazione a delinquere, violazione della legge sulle armi e sulla droga. Il blitz, con oltre cento arresti, avvenne nel maggio del 2007. Dopo tre anni le condanne in Appello che adesso tornano in discussione.