C’è il nome di Modestino Genovese, boss della Nco di Cutolo e referente del clan sulla zona di Avellino tra i boss “ingaggiati” dai Servizi Segreti per tentare di ricostruire la vicenda della trattativa Stato-Mafia.
Il fatto emerge dal protocollo “Farfalla” che il premier Matteo Renzi ha deciso di rendere pubblico eliminando i veti del segreto di Stato. Genovese era tra gli otto padrini contattati dal Sisde per ricevere informazioni in merito al tentativo di accordo: a Genovese, come agli altri, sarebbero state offerte ricompense in denaro.
Sul fatto si è espresso il legale del boss, Dario Vannetiello: «Non ci sono elementi né per confermare né per smentire che ci sono stati contatti con i Servizi Segreti e Genovese», ha detto l’avvocato.