Da oggi e fino a martedì è fatto divieto assoluto di utilizzare bombolette spray, fialette maleodoranti, stelle filanti nocive, e naturalmente anche uova e farina adoperate per motivi che non siano quelli relativi alla cucina. Arriva, insomma, l’ordinanza di Carnevale del sindaco di Poggiomarino, Leo Annunziata, che stavolta “tira in ballo” anche i genitori dei minori di 18 anni: saranno infatti loro ad essere colpevoli di eventuali danni o illegalità commesse dai figli: dunque mamma e papà dovranno sborsare i soldi della multa qualora i ragazzini siano pescati a violare il documento emanato dal primo cittadino.

Il dispositivo è comparso ieri nell’Albo Pretorio del Comune e avrà inizio da oggi sino a martedì, l’ultimo giorno dedicato ai festeggiamenti carnascialeschi. Una misura rivolta ai giovani, a chiunque altri adoperi strumenti per festeggiare considerati pericolosi e dannosi per il patrimonio pubblico, ma indirizzato anche ai commercianti che saranno puniti qualora dovessero vendere schiuma ed altri spray a clienti di tutte le età.

Naturalmente, per chi dovesse esporre questa tipologia di merce, sono già previsti il sequestro ed un multa, a cui si vanno a sommare le pene pecuniarie programmate dall’ordinanza della fascia tricolore – che vanno da un minimo di 25 euro ai 50 euro – oltre ovviamente ad un’eventuale denuncia penale nel caso si configuri un reato. Il testo del provvedimento è stato di conseguenza girato al Corpo di polizia municipale, alla locale stazione dell’Arma dei carabinieri ed alla Polizia di Stato di San Giuseppe Vesuviano: alle forze dell’ordine, quindi, il compito di vigilare sulla corretta esecuzione del provvedimento varato dal sindaco Annunziata.

Il Carnevale deve dunque essere soltanto un momento di festa, secondo l’Amministrazione, con i tre carri che sfileranno in città già da oggi e fino a martedì. Una misura per provare a mettere lo stop alle intemperanze in particolare delle babygang, che in passato hanno prodotto diversi danni agli arredi cittadini ed anche qualche lieve malessere tra le vittime di fialette e bombolette.