Riecco SocialPolitik in una settimana piena di spunti politici, personali e di carattere sociale e civile. Cominciamo con una nota di colore vero e proprio. Il sindaco Poggiomarino, Leo Annunziata, diventa un fumetto grazie alla creazione del fumettista locale Giovanni Esposito. Il giovane artista ha immortalato il primo cittadino con in mano la statuetta dell’Oscar, giocando con il successo di Leonardo Di Caprio. Alla fascia tricolore è talmente piaciuto il disegno che ha impostato l’immagine come copertina del suo profilo Facebook.
Il “momento serietà” – reale – della settimana è quello della giovane “assessora” di San Gennaro Vesuviano, Ornella Manzi, che ha promosso una santa messa al Convento Francescano in memoria delle donne vittima di violenze: «Ringrazio i presenti alla messa in suffragio delle donne vittime di violenza – scrive – ringrazio Giovannipaolo Bianco per le bellissime parole che hanno commosso l’intera platea , ringrazio il sindaco , il vicesindaco Carmine Allocca e tutti coloro che hanno dimostrato amore verso la nostra comunità. Il popolo deve essere educato alla partecipazione di eventi volti a fare del bene, mi impegnerò, ci impegneremo affinché ogni angolo del paese diventi palcoscenico di sensibilizzazione e denuncia. Nonostante le difficoltà, nonostante l’argomento, purtroppo, ancora tabù io non mollo!».
Il consigliere comunale di Ottaviano, Felice Picariello, torna invece sulla vicenda del fallimento della Clinica Trusso e fa una precisazione fondamentale: «Leggo il post di un amico e mi colpisce la precisazione della signora Alessandra nel suo commento. Tutto vero: non fallisce Cardiomed, fallisce Trusso. Che ci sia chi sta provando a salvare i posti di lavoro e la struttura non può che farmi piacere, ci mancherebbe, ma che fallisce Trusso a me fa male. Fallisce il disegno, il progetto, l’idea di un grande uomo, di un personaggio che ha dato tanto a questa città. Ritornano in me le parole di Maurizio Cotrufo, uno tra i più conosciuti e apprezzati cardiochirurghi del mondo, che in una commemorazione pubblica disse: la mia prima lezione di stile la ebbi da un ottavianese, si chiamava Aurelio Trusso. Tutto questo, a chi è ottavianese come me, lascia un segno, un triste segno».
Il sindaco di Somma Vesuviana, Pasquale Piccolo, utilizza invece i social network per spiegare la sua difficile situazione amministrativa, sempre sulla graticola tra alleanze ed intese: «Le ultime settimane sono state difficilissime per la prosecuzione di questa esperienza amministrativa. Ho lavorato, come sempre non da solo, per proseguire il progetto di rinnovamento della politica sommese. È indispensabile, date le numerose problematiche del territorio, stimolare e promuovere la partecipazione e l’inclusione di tutte e di tutti nel governo della città. La scelta tempestiva di uscire dalla maggioranza del consigliere Patrizia Barone, persona che ha dimostrato concretamente con il suo proficuo percorso, in questo primo periodo di amministrazione, di saper anteporre sempre l’interesse della città ai propri, mi impone di chiederLe di rivedere la Sua decisione e di rientrare a far parte della maggioranza per continuare l’attuazione del progetto condiviso in campagna elettorale. Sono sicuro, vista la stima e la fiducia che ho sempre nutrito e nutro per il consigliere Barone, che questo mio invito sarà preso in considerazione. Sono certo, altresì, che le incomprensioni che si sono create saranno superate dall’amore e dal senso di responsabilità che la Barone nutre nei confronti della città».