Elvira Ammaturo, 23 anni, da poco laureata in Scienze politiche con una tesi nemmeno a dirlo sul reddito di cittadinanza, il vero cavallo di battaglia del MoVimento 5 Stelle nazionale. Ed è lei ad essere stata la più votata dei pentastellati a Poggiomarino, raccogliendo 197 preferenze. I cosiddetti “grillini” non sono riusciti ad ottenere un posto in consiglio comunale, ma certamente hanno fatto breccia anche nella località agrovesuviana, tra l’altro portando il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, in uno dei momenti da ricordare di questa campagna elettorale.

Cosa ti ha spinto ad entrare nel M5S?

«Faccio parte del M5S di Poggiomarino da due anni. Dopo le elezioni Europee, ciò che mi ha spinto ad entrare nel M5S sono stati gli ideali ed il progetto di mettere al centro degli interessi il cittadino».

Cosa hai fatto in questi due anni?

«Una delle tante battaglie è stata la rimozione dei rifiuti speciali in Via Annunziata (Via Sandro Pertini ndr) tramite una denuncia al Noe. Nonostante che il comune ci abbia detto di no, abbiamo deciso di denunciare e dopo ciò, l’ente comunale si è attivato su nostra pressione. Infine qualche giorno fa finalmente sono stati stanziati 100.000 euro per la rimozione dei rifiuti in quella via. Abbiamo fatto varie proposte al comune, tra cui una sulla mappatura delle zone in cui è presente l’amianto, un’altra proposta che abbiamo portato è stata quella del baratto amministrativo, che è stata approvata in consiglio comunale e che attendiamo da mesi che venga attuata».

Cosa ti ha spinto a candidarti?

«Ho deciso di candidarmi per concretizzare le proposte portate avanti dal mio gruppo, e quindi penso che per poter dare un cambiamento al paese bisogna mettersi in gioco. Mi sono candidata, non per manie di protagonismo, ma per vero senso di dovere verso il mio paese».

Ti aspettavi un simile risultato?

«Sono contenta per le mie 197 preferenze, sono tante e non mi aspettavo un simile risultato, anche se sono più contenta del risultato del nostro gruppo e per i 616 voti liberi slegati dalle solite logiche. Vedo questo risultato come un punto di partenza, adesso possiamo veramente essere ancora più incisivi di prima. Vorrei precisare che non ci tengo a far passare la mia persona, ma l’idea che c’era e c’è dietro».

Che pensi di Aniello D’Ambrosio, il vostro candidato a sindaco?

«Se mi chiedi di Aniello, penso al coraggio. Un coraggio che ha permesso al gruppo di arrivare a questo risultato e di poter dare una vera alternativa al paese».

Al risultato di Virginia Raggi a Roma?

«Mi aspettavo questo risultato dopo tutti i problemi di Roma, perché dovrebbe essere normale che un cittadino stanco decida di sostenere il M5S, per tentare di cambiare il destino di Roma».

Siete rimasti delusi dal non aver eletto nessun rappresentante in consiglio comunale?

«Più che delusi ci dispiace per Poggiomarino perché avremmo potuto fare una vera opposizione. Se ce ne fosse davvero stata una in questi anni, non ci saremmo trovati in determinate situazioni».

Invece cosa pensi di Falanga, che ha copiato il programma di Bolzano del M5S, e del reddito di cittadinanza, copiato da Giugliano, alleato di Annunziata?

«Su Falanga che abbia copiato le idee del M5S di Bolzano, penso che siano buone le proposte del programma, ma il fatto che egli abbia dovuto copiarle, la dice lunga sul suo progetto amministrativo per Poggiomarino. Sul medico Giugliano penso che il reddito di cittadinanza sia una buona proposta. Noi non l’abbiamo inserita perché non volevamo fare spot elettorali e perché per poterlo attuare servono le necessarie coperture finanziare».

Al ballottaggio chi voterai?

«Non mi voglio esprimere perché il voto è segreto».

Invece cinque anni fa.

«Cinque anni fa fu la prima volta che io votai e diedi il mio primo voto a Leo. Io vedevo in lui il cambiamento, un’opportunità per Poggiomarino, anche se non mi interessavo in prima persona dei problemi del mio paese».

Cosa pensi del fatto che alcuni candidati si siano assunti l’impegno di non essere “abusivi” nella campagna elettorale?

«Purtroppo pensavo che queste promesse poi nella realtà non sarebbero stata mantenute. Noi del M5S invece le avremmo e le abbiamo mantenute anche se non avessimo firmato il patto contro il manifesto selvaggio».

Come vedi Poggiomarino nel prossimo futuro?

«Se il M5S si è candidato, è perché voleva migliorare Poggiomarino, ma poiché siamo rimasti fuori, penso che il nostro paese rimarrà lo stesso e non cambierà, però spero vivamente di sbagliarmi. Vorrei aggiungere che noi come movimento continueremo le nostre battaglie e vigileremo sull’operato della prossima amministrazione comunale, portando avanti sempre le istanze dei cittadini e continuando a riunirci in luoghi pubblici».