Pompei, Boscoreale, Poggiomarino e Torre Annunziata: gira tra queste città il processo per possesso di droga, esplosivi e bombe artigianali con tanto di innesco attraverso un telefono cellulare. Dopo le condanne, ben 9, stabilite con rito abbreviato è partito il processo contro gli altri 16 imputati nel provvedimento giudiziario.
Alla sbarra, come riporta il Roma, ci sono Vincenzo Sorrentino, Ezio Smaldone di Pompei; Giacomo Teodonno, Raffaele Paliasi, Massimiliano Scognamiglio di Torre Annunziata; Mario Di Lauro di Santa Maria la Carità, Virginia Cesarano e Raffaele Vuolo di Pompei; Alessandra Sacco e Salvatore Pandolfi di Boscoreale; Mariarosaria La Pietra, Mario Buonocore, Michele Stampone, Tommaso Sorrentino di Pompei; Giuseppe Borriello di Scafati e Mario Ambruoso di Poggiomarino.
Tra i condannati con il rito abbreviato si arrivò a condanne fino agli otto anni e 10 mesi. Il commercio di droga e soprattutto di bombe avveniva proprio tra le città indicate e le prove degli ordigni artigianali venivano fatti perlopiù tra le campagne di Poggiomarino e delle frazioni di Boscoreale.