Continua e si inasprisce il caso della mancata consegna della posta a Poggiomarino. Nonostante i tentativi di mediazioni e le “minacce” da parte dell’Amministrazione comunale così come anche della minoranza, pare che non ci sia verso di fare recapitare la corrispondenza nelle cassette postali dei 21mila circa cittadini della località vesuviana. Un problema persistente e che si consuma con le stesse caratteristiche, se non peggio in alcuni casi, anche tra le città di Terzigno, Boscoreale e Striano.
Insomma, a Poggiomarino la misura è colma tant’è che una buona parte della popolazione finita nella morsa del grave disagio ha deciso di togliersi i panni dell’attesa e di passare al contrattacco.
Un gruppo di utenti si è infatti unito per una class action attraverso cui chiedere i danni direttamente a Poste Italiane per interruzione di pubblico servizio. Da mesi la gente non riceve più la corrispondenza ed ogni giorno all’esterno degli uffici di via Roma ci sono lunghissime file di persone che vanno direttamente sul luogo per ritirare fatture per i servizi casalinghi, comunicazioni dagli enti e naturalmente anche pacchi. Una condizione diventata inaccettabile a causa della decisione dell’azienda di ridurre da quattro a due i postini operanti sul territorio di Poggiomarino così come dei comuni limitrofi. E nonostante tante persone, per ore, facciano la fila al freddo, spesso non riescono neppure a trovare la corrispondenza che dovrebbe essere in giacenza.
«A me hanno mandato indietro una lettera dicendo che l’avevo rifiutata – spiega una donna – quando invece non l’ho mai avuta davanti ai miei occhi. Probabilmente nella confusione generata da tutto questo, staranno mandando al mittente molta corrispondenza». E ancora c’è chi dice di avere ottenuto una multa da pagare con enorme ritardo, «essendo così costretto a spendere di più per saldare il contro, quando invece avrei potuto evitare maggiorazioni se soltanto il servizio fosse stato decente».
Tra i cittadini in fila a Poggiomarino, molti vengono addirittura dalla vicina Striano. È in via Roma, infatti, che si ferma la loro posta: «Stiamo facendo decine di reclami al giorno all’apposito sportello online, ma sembra tutto inutile. Nessuno ci risponde, nessuno sa darci indicazioni né riesce a farci capire come sarà gestita in futuro questa situazione». Intanto già dieci giorni fa, se non oltre, il sindaco Leo Annunziata ha inviato una pesante missiva alla sede aziendale del Mezzogiorno, minacciando denunce anche da parte sua.
A reclamare è stato anche il leader dell’opposizione, Maurizio Falanga, avvocato di professione e che sta cercando in tutti i modi di venire a capo di questa incresciosa situazione. Intanto, purtroppo, bisogna andare in posta per prendersi – forse – le proprie lettere.