Le famiglie campane sono più attente all’aspetto dell’intrattenimento sul web rispetto ai trend registrati a livello nazionale: è uno degli aspetti evidenziato dall’Osservatorio sull’Innovazione Digitale realizzato da EY sull’approccio ai contenuti digitali nella nostra regione, che rappresenta un interessante spunto di riflessione.

A che punto è il rapporto tra la Campania e lo sviluppo digitale? È una delle domande cui tenta di rispondere il documento realizzato da Ernest & Young con il suo Osservatorio sull’Innovazione Digitale, che aiuta ad analizzare l’evoluzione di un comparto importante sia per il tessuto imprenditoriale locale che per la nostra vita quotidiana.

Come si usa Internet. Cominciamo proprio dall’utilizzo di Internet come mezzo di intrattenimento: la Campania infatti si scopre terra alla ricerca di entertainment, dove la maggioranza delle famiglie con accesso al Web è attiva sui network (il 62%, per la precisione, contro una media che in Italia arriva al 56%) e dove quasi un dispositivo connesso su tre mostra un film in streaming (29% rispetto al 25% di tutto il Paese).

Guardare film online. Proprio la possibilità di guardare film online sembra essere dunque la tendenza dominante nella nostra regione: e in un momento in cui la cronaca racconta della chiusura di portali pirata (con sede proprio a Napoli), sul Web si fanno largo le proposte legali e in regola. È il caso di PopcornTv, sito di streaming completamente a norma di legge e gratuito, che può rappresentare un importante punto di riferimento per gli internauti interessati a guardare film HD direttamente attraverso computer, tablet o smartphone.

Gli aspetti positivi. Una buona propulsione all’entertainment arriva anche dal buon livello di copertura ultra broadband di rete fissa e mobile che si riscontra in Campania: la nostra regione è infatti rispettivamente al terzo e al sesto posto in Italia per questi aspetti, e un altro punto di forza evidenziato dall’Osservatorio è quello del numero di imprese che utilizzano servizi di Cloud Computing (6° posto nazionale).

Un sistema imprenditoriale dinamico. Le imprese campane poi si scoprono particolarmente creative, almeno a leggere le percentuali di brevetti registrati nel settore ICT: 26%, un valore quasi triplo rispetto alla media nazionale, che si ferma al 9%); inoltre, la regione è terza in Italia per tasso di miglioramento di Start up innovative nell’ultimo anno, e tra gli altri fattori positivi vanno segnalati anche il livello di dinamicità ed internazionalizzazione, che si riflette in un buon trend di natalità delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza, per cui la nostra regione si trova al 2° posto in Italia, mentre la quota di export ICT sul totale esportazioni portano la Campania a ridosso del podio nazionale, al quarto posto assoluto.

Le zone grigie. Tutto bene? Ovviamente non mancano alcune zone d’ombra, a cominciare da un dato davvero “deprimente”: nonostante questa vivacità, infatti, la Campania è anche la regione italiana in cui insiste la più alta percentuale di famiglie che non hanno mai usato Internet. Siamo dunque fortemente in ritardo sul fronte della alfabetizzazione digitale delle famiglie, ma gli stessi limiti si riscontrano anche sul versante imprese.

Sviluppo potenziale. In definitiva, dall’Osservatorio EY la nostra regione emerge come una realtà in divenire, che ancora non ha raggiunto un livello adeguato di trasformazione digitale, ma dove alcuni elementi fanno ben sperare affinché questi gap siano colmati rapidamente. Una vera e propria svolta che potrebbe portare benefici significativi sia nella sfera della vita personale che sugli aspetti legati alla competitività delle imprese e al sistema economico regionale nel suo complesso.